


PORTINERIE DI COMUNITÀ
Il progetto “Rete Toscana Portinerie di Comunità” è stato presentato da FITEL Toscana, Federazione Italiana Tempo Libero, su bando della Regione Toscana “Avviso pubblico per la concessione a soggetti del terzo settore di contributi in ambito sociale – 2023”.
Il progetto, di cui Pensieri di Bo' Cultura e Teatro APS è partner, si pone la sfida di “riprogettare le comunità” in modo da ricreare luoghi d’incontro, di benessere e di riferimento per ognuno, alimentando la vita comunitaria, trovando soluzioni innovative e creative per evitare gli sprechi, i continui spostamenti e ridurre le disuguaglianze sociali in ambito educativo, culturale, digitale e sanitario.
L'OBIETTIVO
L’impatto sociale provocato dalla crisi da Covid-19 ha fatto emergere e creato nuovi bisogni, da qui la necessità di offrire soluzioni innovative di inclusione sociale, volte a orientare la cittadinanza e a costruire reti di auto mutuo aiuto, attraverso l’apertura di punti di riferimento nel territorio e la diffusione dei concetti dell’abitare solidale.
Il progetto si pone l’obiettivo di far collaborare le varie realtà di Welfare di Comunità, presenti nel territorio toscano, per condividere e promuovere buone pratiche e far sì, che anche in altre zone della regione si possa implementare l’idea innovativa delle Portinerie di Comunità, come luogo di erogazione di servizi di prossimità e di ascolto attivo della popolazione.
L'idea di portinerie di comunità si ispira al progetto Parigino “Lulu dans ma rue” attivo dal 2015.
IL PROGETTO
Il progetto si articolerà nelle azioni progettuali di seguito riportate:
A. Creazione delle reti distrettuali per la divulgazione e realizzazione del progetto
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Mappatura e coinvolgimento delle varie realtà di Welfare di Comunità presenti nelle varie zone distretto;
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Realizzazione di 3 convegni in ogni zona distretto, uno per ogni obiettivo generale selezionato tra quelli proposti dal bando, per far conoscere sia le tematiche del progetto sia le buone pratiche di Welfare di Comunità presenti in Toscana;
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Stipula di un Patto di Comunità, uno per ogni zona distretto, tra i vari soggetti del territorio.
B. Apertura di nove Portinerie di Comunità, una in ogni zona distretto
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Analisi e individuazione, anche grazie alla collaborazione con gli enti pubblici e le varie realtà di Welfare di Comunità dei territori, dei servizi di prossimità già presenti da promuovere e veicolare all’interno delle portinerie;
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Attuazione del “ciclo di individuazione dei servizi” sia per anticipare le situazioni di fragilità che per realizzare azioni di coinvolgimento attivo dei beneficiari finali in modo da sviluppare e attivare servizi personalizzati, differenti in ogni zona distretto, in ogni portineria;
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Individuazione, insieme ai partner e ai sostenitori del progetto, dei locali dove ospitare le portinerie;
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Apertura delle portinerie per l’erogazione di servizi relativi a: studio, salute, lavoro, risparmio economico, educazione e formazione, promozione sociale, semplificazione burocratica e utilità sociale per il sostegno quotidiano.
C. Divulgazione dei servizi e dei risultati del progetto e creazione della “Rete Toscana delle Portinerie di Comunità”
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Realizzazione di una campagna di informazione come strumento per far conosce ai cittadini tutti i servizi di welfare di comunità attivi;
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Creazione di un Patto di Collaborazione tra tutte le Portinerie di Comunità della Toscana (circa 25 sportelli), le Cooperative di Comunità e le cooperative sociali della regione che vorranno aderire (presenti 15 dichiarazioni di intenti);
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Creazione di un sito internet che raccolga tutti i servizi legati al welfare di comunità presenti nei territori della Toscana;
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Collaborazione, con il supporto di FITEL Toscana al cui interno sono iscritti molti dei CRAL dei dipendenti del trasporto pubblico, con Autolinee Toscane e CGIL CISL UIL per “trasformare” gli autobus regionali, le biglietterie e le sedi delle sigle sindacali in piccole Portinerie di Comunità grazie alla collocazione di codici QRCODE collegati al sito del progetto e materiale cartaceo (totem, volantini ecc).
I PARTNER
I partner avranno il compito di gestire e attuare le azioni progettuali nelle loro zone distretto di appartenenza come di seguito riportato:


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We Cral, ADA Prato e Gemma
→ Area Pratese -
ADA Siena
→ Area Senese, Alta Val d'Elsa e Amiata Senese -
FITEL Toscana
→ Area Fiorentina -
Legambiente Lunigiana
→ Area Lunigiana -
FITEL Toscana e We Cral
→ Area Amiata Grossetana -
Pensieri di Bo' Cultura e Teatro APS
→ Area Val d'Era -
ADA Massa
→ Area Apuane
Il partner Codesign Toscana si occuperà del percorso partecipativo e di ascolto attivo della popolazione nelle zone distretto.
Ogni partner supporterà gli altri fornendo il proprio know how sulle tematiche di riferimento.
Per quanto riguarda il budget le risorse più rilevanti (costi diretti e affidamento a terzi) saranno utilizzate: per le analisi e i percorsi di partecipazione attiva, l’acquisto di strumentazioni per l’erogazione dei servizi e la realizzazione del materiale divulgativo.
Le attrezzature, una volta finito il progetto, resteranno all’interno delle portinerie per dare una continuità nel tempo al progetto.
Tra i risultati attesi dunque si prevede il coinvolgimento diretto delle comunità interessate, attraverso l’ascolto, nella progettazione e ideazione dal basso, con un’analisi tesa ad individuare i bisogni latenti e le risposte che possono contribuire fattivamente a risolverli, il rinforzo delle reti sociali, la realizzazione di servizi di prossimità fondamentali per i cittadini e la ripartenza dopo la pandemia da Covid 19.
Le Portinerie diverranno così dei veri e propri centri attivi di scambio sociale e culturale, supporto e contrasto alla solitudine per le fasce più deboli.